smentiscono l’ennesima lite in sala parto tra i medici, da troppo tempo si verificano episodi assai simili. Il problema delle discussioni, dei confronti duri e aspri in sala parto, è sotto certi aspetti un problema annoso. I ginecologi che assistono al parto hanno sempre discusso tra di loro su temi inerenti la situazione dal punto di vista medico. Siccome i parenti della partoriente sono sempre più presenti e sempre più interessati, può anche accadere che queste discussioni, peraltro logiche e umane, siano male interpretate sotto la tensione del momento. Questo non vuol dire che non esistano confronti che superino la norma del dibattito civile e sereno e che possono anche dar luogo a situazioni veramente difficili. Poiché non ci sono dubbi e gli episodi sono stati confermati da testimoni per la quasi totalità dei casi. Per risolvere la questione, con i nuovi indirizzi di politica sanitaria si dovranno emanare norme ben precise circa chi diriga e faccia le scelte fondamentali in sala parto. Nel nostro Paese si dovrà compiere un esame accurato della situazione esaminando, se possibile, caso per caso. L’istituto Superiore di Sanità sta riesaminando ad esempio le statistiche nazionali e questo controllo ha permesso di accertare che se abbiamo buoni risultati (ad esempio il numero dei nati vivi è superiore a quello degli Stati Uniti) dobbiamo ancora realizzare cambiamenti e modificare qualcosa per migliorare. Il numero dei parti cesarei, però, appare superiore a quello auspicabile e, quindi, una revisione in questo settore è necessaria anche se i cambiamenti potranno essere possibili con una maggiore attenzione ai problemi dei nostri ospedali. Ovviamente le ricerche scientifiche in questo settore e l’impegno del mondo politico debbono partire dall’elaborazione di linee guida adeguate, da una maggiore responsabilizzazione di alcune figure professionali e di un impegno superiore nella politica sanitaria. Affinché la sicurezza sanitaria del paziente sia sempre al centro del sistema. (Fonte CertineWs)