Solo il 2% di quelle fino a 249 lavoratori non compie regolarmente tale pratica. Buone abitudini che rappresentano un investimento – e non un costo – per le imprese e per l’economia nazionale. Come sottolineato dal commissario straordinario dell’ISPESL Antonio Moccaldi, ricordando che il 6% del PIL europeo viene perso a causa di infortuni e malattie professionali. Dunque è davvero fondamentale promuovere una cultura della salute, della sicurezza sul lavoro e del benessere dei lavoratori, individuando gli strumenti adatti alla loro gestione efficace e promozione, oltre a strategie di intervento e programmi di prevenzione. (Fonte CertineWs)