Il lockdown e l’emergenza Covid hanno reso necessario un importante “cambio di rotta” al nostro mondo professionale: l’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano ha decretato che nei mesi che ci siamo appena lasciati alle spalle oltre 6 milioni di lavoratori hanno sperimentato un diverso modo di lavorare. Il “telelavoro” ci ha costretti anche a ripensare al modo di gestire l’apprendimento e la formazione aziendale. Indubbiamente esistevano già prima dell’emergenza sanitaria moltissime piattaforme di e-learning, una formula di apprendimento digitale che molto spesso si traduce in un insieme di lezioni pre – impostate con, al massimo, una piattaforma interattiva dove potersi esercitare o un numero customer service da contattare per avere informazioni che non fossero espresse nella pagina delle FAQ’s.
La formazione aziendale spesso si è affidata a questo genere di piattaforme per l’upgrade delle competenze del proprio organico; indubbiamente avere le lezioni sempre “a portata di mano” costituisce un vantaggio ma molto spesso il semplice e-learning va a schematizzare eccessivamente i contenuti, non riuscendo ad aderire alle casistiche concrete di criticità o dubbio che ogni giorno si possono riscontrare nell’attività professionale. Lockdown e distanziamento sociale hanno dato un forte impulso ad una nuova frontiera di formazione aziendale: si tratta dello “smart learning”, una metodologia di apprendimento che affonda le proprie basi nel concetto di “bitesizing learning” (non più un corso per tutti ma “pillole”, minicorsi fruibili dal singolo utente in base al proprio livello di competenza sull’argomento).
La formazione agile (o smart learning) è una modalità di esecuzione della formazione aziendale caratterizzata dall’assenza di vincoli orari o spaziali e una modalità di apprendimento semplice, veloce e confidenziale, stabilita mediante contatto tra dipendenti ed Esperti; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di apprendimento e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.
Lo “smart learning” non solo implica la possibilità di ottenere una risposta concreta ed immediata alla criticità che deve essere gestita dall’utente nell’ambito del suo processo quotidiano di lavoro ma offre anche un altro vantaggio: consente lo scambio perfetto tra la richiesta dell’utente e la competenza dell’esperto.
Un incontro tra domanda ed offerta innovativo, una miscela sapiente tra strumenti di condivisione digitali, intelligenza artificiale (le piattaforme più innovative di smart learning la utilizzano per creare il miglior match possibile tra attività e competenze) e valorizzazione della professionalità.
Una volta chiarito il concetto di smart learning, vediamo meglio quali possono essere le soluzioni concrete che il mercato della “formazione intelligente” offre oggi:
La formazione on line più “tradizionale” è quella dei corsi web che ormai moltissime piattaforme offrono, con vasta scelta di contenuti: basta visitare Udemy o Coursera (ad oggi i più interessanti collettori di contenuti di formazione aziendale on line) per ottenere molteplici corsi a prezzi sicuramente contenuti ma con lo svantaggio di non avere alcuna interazione.
Un’altra ipotesi di smart learning è quella di dotarsi di una piattaforma LMS (Learning Management System) come ad esempio quella offerta da Docebo: la sua piattaforma eLearning, anche in questo caso grazie all’intelligenza artificiale, diventa un vero e proprio ecosistema per la formazione aziendale, con funzioni e moduli che possono essere attivati o disattivati in base alle necessità del cliente.
Tra le molte piattaforme di smart learning nate in questo periodo, indubbiamente /BeyondTheBox, si attesta tra le più innovative ed al passo con le nuove esigenze aziendali. Basta andare sul sito, descrivere brevemente il proprio dubbio/progetto e l’intelligenza artificiale troverà le competenze dell’esperto più adatte per risolvere il problema . L’aiuto che viene fornito in questo caso si traduce in una videochiamata di 20 o massimo 40 minuti in cui l’esperto selezionato porterà un aiuto concreto ed incisivo rispetto all’esigenza esplicitata dall’utente in quanto non si parla più di “ruoli aziendali” o “percorsi definiti da un CV” ma da competenze nate e sviluppate dagli esperti attraverso l’esperienza e la propensione al raggiungimento del risultato.
Indubbiamente vi è la necessità di inserire una formazione più smart nelle imprese, si tratta solo scegliere lo strumento più adatto.