«Parlare di sostenibilità oggi -ha dichiarato il presidente di Pirelli durante la conferenza internazionale ‘Driving Sustainability: a safe road to the futurè- significa parlare innanzitutto di tecnologie che permettono di migliorare costantemente la qualità della vita. La ‘vecchià Europa non può competere con i Paesi emergenti dal punto di vista dei costi di produzione e della domanda interna, ma una delle cose in grado di garantirci un futuro è senza dubbio quella di essere molto più avanti nella ricerca di un modello industriale di crescita sostenibile. In questo senso l’Italia e l’Europa hanno sviluppato eccellenze che esportano in tutto il mondo». Soddisfazione per l’accordo raggiunto «nel segno del rispetto dell’ambiente» è stata espressa dal ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Presente, tra gli altri, Antonio Tajani, vice presidente della Commissione europea responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria, Peter Bakker, presidente del World Business Council for Sustainable Development, Toby Webb, fondatore e presidente di Ethical Corporation e Jeremy Rifkin, presidente della Foundation on Economic Trends. Riduzione degli impatti ambientali, qualità e sicurezza per il consumatore sono le parole chiavi per Pirelli che annualmente investe il 7% dei ricavi del segmento Premium in ricerca e sviluppo. L’accordo si inserisce nelle diverse azioni condotte da Pirelli per contenere gli impatti ambientali. Azioni che nel 2011 hanno portato il gruppo a diminuire del 6% i consumi specifici di energia rispetto al 2010, con il 20% in meno di prelievi specifici d’acqua. Complessivamente, le misure messe in atto da Pirelli dal 2009 a oggi hanno permesso di utilizzare 2 milioni di metri cubi d’acqua in meno ogni anno, con una minore emissione di CO2 del 5% sul 2009. I prossimi obiettivi in termini di sostenibilità ambientale prevedono entro il 2015 una riduzione di almeno il 15% delle emissioni specifiche di CO2 e di oltre il 50% del prelievo specifico di acqua. (Fonte CertineWs)