Il sostanzioso assegno è, di fatto, il risultato di un accordo sottoscritto col Governo Usa e che consentirà a Toyota di affermare di non aver nascosto scientemente i difetti delle proprie auto alla agenzia americana della sicurezza sui trasporti (NHTSA). Così da poter riparare almeno in parte al danno d’immagine subito. L’ammissione di colpevolezza non impedirà a Toyota di difendersi contro possibili cause civili e penali. Nel frattempo, anche la Lexus GX 460 non si produce e non si vende più in tutto il mondo. Uno stop che, fino ad ora, era stato limitato agli impianti statunitensi e canadesi. Si tratta in totale di 34 mila unità suddivise fra i modelli Land Cruiser 150 e Lexus GX 460, per i quali è previsto l’aggiornamento del software della centralina del controllo elettronico della stabilità (VSC) per migliorarne la prestazioni e garantire la soddisfazione dei clienti. Il costruttore giapponese, precisa di non aver ricevuto comunicazioni su incidenti o reclami legati a quest’ultimo problema. (Fonte CertineWs)