Scatta l’inchiesta della procura di Savona sulla centrale a carbone di vado Ligure che avrebbe causato 500 morti nell’area del savonese e 450 bambini ricoverati in ospedale per problemi respiratori. In Italia si brucia ancora troppo carbone.
In Italia sono in funzione 13 centrali a carbone, che producono oltre 40 milioni di tonnellate di Co2 all’anno, e altrettanto pericolose polveri sottili, ossidi di zolfo e monossido di carbonio.
L’ultima notizia a riguardo è che la procura di Savona sta indagando sulla centrale a carbone di Vado Ligure, Tirreno Power, cercando di capire se le sue emissioni possano essere collegate con l’incremento della mortalità per malattie respiratorie e cardiovascolari nella zona.Secondo le diverse perizie elaborate dai consulenti della magistratura savonese sono quasi 500 le persone decedute tra i 1700 e i 2000 adulti che nel tempo sono stati ricoverati per malattie respiratorie e cardiovascolari, 450 i bambini ricoverati all’ospedale sempre per patologie respiratorie e per attacchi d’asma. Il carbone, anche nella migliore ipotesi racchiusa nel poco confortante ossimoro carbone-pulito, è la fonte che produce più CO2. Per ogni kWh prodotto, si calcola un’immissione in atmosfera di 750 grammi di CO2 contro i 370 del gas naturale in impianti a ciclo combinato.
CertineWs/MGD