Lo ha detto la presidente della giunta regionale dell’Umbria Catiuscia Marini, intervenendo stamani, nella Sala dei Papi del Sacro convento di Assisi, all’inaugurazione dei lavori del «Salone Mondiale del Turismo/ Città e Siti Unesco», che si concluderanno domenica prossima. Esprimendo «soddisfazione e apprezzamento» per la recente decisione dell’Unesco di inserire due importanti monumenti umbri, la Basilica di San Salvatore di Spoleto e il Tempietto del Clitunno (insieme ad altri cinque siti italiani), nel sito seriale longobardo della «World Heritage List», Catiuscia Marini – riferisce un comunicato della Regione – lo ha definito «il premio di un lavoro comune di istituzioni pubbliche e private, che hanno consentito l’accoglimento della candidatura, così che oggi, dopo Assisi, anche Campello e Spoleto si aggiungono alla lista del ‘patrimonio mondiale dell’umanita». È una vittoria dell’Umbria – ha aggiunto, sottolineando come ora lo sforzo e la scommessa siano quelli di promuovere la candidatura di Perugia-Assisi a Città Europea della Cultura 2019 – che in questo modo vede confermata la capacità di attrazione a livello internazionale di un patrimonio culturale e ambientale, testimonianza di un grande passato e concreta opportunità di sviluppo per la regione«. »Le città Unesco – ha continuato la presidente – rappresentano infatti un notevole elemento di propulsione economica, come lo sono quelle città che hanno investito nelle proprie caratteristiche storiche, specificità e vocazioni. Da esse può emergere un’idea diversa del modello di sviluppo, un modello – ha spiegato – che sia fondato su una ‘filiera lungà di ambiente, turismo e cultura«. Ringraziando per la sua opera di promozione e valorizzazione dell’Umbria il sindaco di Assisi e presidente dell’Associazione Beni Italiani del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, Claudio Ricci (il quale a sua volta, nel suo indirizzo di saluto, aveva definito »fondamentale« l’impegno della Regione Umbria per la realizzazione del Salone Mondiale), Catiuscia Marini ha ricordato »il ruolo insostituibile di Assisi come città-simbolo della pace, della tolleranza e del dialogo interreligioso«. (fonte CertineWs)