Le presenze dei non residenti sono invece cresciute di 5,7 milioni (pari a un aumento del 3,6%) superando per la prima volta il tetto di 165 milioni di notti. Per quel che riguarda i più importanti paesi di origine dei turisti stranieri, emerge che i tedeschi si confermano nettamente al primo posto con 47,8 milioni di presenze e con un incremento dell’1,1% rispetto al 2009. La componente più dinamica, tra le maggiori, è quella dei clienti statunitensi che, con un aumento del 7,2%, giungono a 10,8 milioni di presenze e diventano la seconda nazionalità negli esercizi ricettivi italiani. Seguono da vicino, con oltre 10 milioni di pernottamenti ciascuno, i flussi provenienti da Olanda e Gran Bretagna, che nel 2010 hanno presentato variazioni annue significativamente negative (rispettivamente -1,8 e -1,3%), e quello dei clienti francesi che è invece aumentato dell’1,7%. Considerando gli andamenti registrati a livello territoriale, nel 2010 i risultati migliori hanno riguardato il Nord-ovest, con un aumento delle presenze del 3,8%, e il Sud dove la crescita è stata del 2,9%; in entrambi i casi la dinamica è stata trainata dalla componente straniera, con rispettivamente +7,6 e +5,9%. Nel Centro e nel Nord-est l’incremento è stato limitato (rispettivamente +1,6 e +0,1%), segnando in entrambi i casi dinamiche positive per gli stranieri e negative gli italiani. È da sottolineare, conclude l’Istat, che nel Centro le presenze dei primi hanno superato quelle dei secondi. Infine, il risultato peggiore si è registrato nelle Isole, con un calo complessivo dell’1,5% e andamenti negativi per entrambe le componenti. (Fonte CertineWs)