
Negli ultimi anni, il tema dell’inclusione ha acquistato una rilevanza sempre maggiore, e la nuova Prassi di Riferimento UNI/PdR 164:2024 rappresenta un passo fondamentale in questo ambito. Questo documento è volto a stabilire principi e linee guida per una comunicazione pubblicitaria accessibile, mirata a soddisfare i bisogni di una vasta gamma di persone, dai bambini agli anziani, compresi coloro che hanno disabilità o appartengono a culture diverse. La prassi si fonda sui principi della Progettazione Universale, integrando approcci innovativi volti a garantire l’inclusione e la fruibilità dei messaggi pubblicitari, indipendentemente dal canale e dal dispositivo utilizzato.
Le linee guida della UNI/PdR 164 si applicano a diverse forme di pubblicità, considerando vari contesti e formati. L’accento viene posto non solo sul dispositivo di fruizione, ma anche sulla cultura del pubblico di riferimento. L’approccio include l’uso di canali e linguaggi multimodali, sviluppando alternative ai metodi tradizionali di comunicazione pubblicitaria.
Uno degli aspetti salienti della nuova prassi è stato illustrato da un esperto del settore, il quale ha sottolineato l’importanza di questo documento tecnico, che offre requisiti e raccomandazioni concrete. Si tratta di un passo avanti significativo, che distingue tra Pubblicità che Nasce Accessibile (PNA) e Pubblicità Resa Accessibile (PRA). In altre parole, la UNI/PdR 164 fornisce un quadro normativo per il settore della pubblicità e della comunicazione commerciale, rendendola un’importante risorsa disponibile per tutti gli attori coinvolti.
Questo documento affronta vari aspetti dell’accessibilità nel contesto pubblicitario, analizzando servizi come la sottotitolazione, l’audiodescrizione, il servizio in lingua dei segni italiana, la lingua facile e la comunicazione aumentativa alternativa. Le distinzioni tra le diverse categorie pubblicitarie sono fondamentali: per “Pubblicità che Nasce Accessibile” si intendono contenuti progettati sin dall’inizio per essere fruibili da tutti; mentre per “Pubblicità Resa Accessibile” si intende l’adattamento di contenuti già esistenti, effettuato successivamente alla loro produzione, per renderli accessibili.
Inoltre, è emerso che l’inclusione non è solo un dovere etico ma anche un’opportunità per migliorare le relazioni con il pubblico. La possibilità di garantire l’accesso alle informazioni e ai messaggi pubblicitari senza ostacoli è ritenuta essenziale per una società più inclusiva. Un’attenta comunicazione accessibile non solo promuove l’uguaglianza, ma facilita anche interazioni più autentiche e significative con le persone, a prescindere dalle loro diverse esigenze e competenze.
La UNI/PdR 164:2024 offre, dunque, uno strumento prezioso per supportare le organizzazioni attive nel campo dei media, aiutandole a raggiungere un pubblico sempre più diversificato e a garantire che ciascuna persona possa fruire dei contenuti senza limitazioni.
In un’epoca in cui la comunicazione gioca un ruolo centrale nella vita quotidiana, la presa di coscienza sull’importanza di creare messaggi accessibili diventa cruciale. Le organizzazioni sono invitate a mettere in pratica queste linee guida e a considerare l’effetto positivo che una pubblicità accessibile può avere sull’intera comunità. Non si tratta solo di conformarsi a norme e regolamenti, ma di contribuire a un cambiamento culturale profondo, in cui ogni individuo è in grado di partecipare attivamente e senza discrimine.
In conclusione, vi invitiamo a seguirci sui nostri profili social per rimanere aggiornati su tutte le novità e le iniziative relative all’inclusione e alla comunicazione pubblicitaria accessibile. La partecipazione di tutti è fondamentale per costruire una società in cui ogni voce venga ascoltata e ogni persona possa sentirsi parte integrante del mondo che la circonda.