“Gli attuali risultati delle elezioni Usa che proiettano Joe Biden come il vincitore della corsa presidenziale degli Stati Uniti impongono cautela e di non lasciarsi andare a facili entusiasmi. Esaminando oggi le prospettive per le vendite del lusso, il mercato europeo ha recentemente segnalato una ripresa della spesa statunitense nel terzo trimestre, ma bisogna infatti essere cauti”. Così, in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia, Gianni Gallucci, direttore generale di Gallucci, una delle aziende di calzature e accessori in pelle artigianali e totalmente made in Italy preferite tra famiglie reali come quella svedese e quella belga, personaggi dello star system come Madonna, Jennifer Lopez e Sarah Jessica Parker e del mondo dello sport come Klay Thomson, Stephen Curry e Kevin Durant.
Gallucci, che ha lo stabilimento nelle Marche e lo showroom per i buyer internazionali a Milano in piazza San Babila, entro il 2025 punta all’apertura di un atelier a New York e nel 2022 al rafforzamento del canale digitale. “Il feeling – precisa – è che questo presidente possa mettere fine alla guerra dei dazi con l’Ue: in Italia questo impatterebbe non solo il settore dell’abbigliamento, ma a tutte le industrie, dato che Trump aveva minacciato di imporre dazi fino al 25% sul comparto moda. Tuttavia, la vittoria di Biden potrebbe portare ad aumenti delle tasse in America, e all’abbassamento dei dazi a paesi produttivi e poco regolati come la Cina, a svantaggio di paesi più responsabili e costosi dal punto di vista della forza lavoro come il nostro”.
“Allo stesso modo – spiega Gianni Gallucci – il programma del nuovo presidente prevede maggiori regole fiscali e tutele per i lavoratori. Ciò farebbe contrarre la crescita economica interna e quindi l’acquisto di prodotti di importazione. I grandi players sono rimasti in una posizione notevolmente apartitica, ma continuano i mega investimenti nel digital, una mossa che segnala non solo l’importanza del canale digitale per il lusso in mezzo alla pandemia, ma anche la posizione della Cina come nuovo epicentro del settore e questo porterà a un cambiamento epocale per tutto il comparto”.
“Per capire realmente – avverte – come reagirà il mercato del lusso, bisognerà aspettare i primi mesi dell’anno, quando la nuova compagine avrà segnato il passaggio del testimone e inizieremo a vedere le prime riforme del mandato Biden”. Gallucci guarda anche alla finanza Usa. “L’azienda, che ha autofinanziato la sua espansione fino ad oggi, intende esplorare altri mezzi finanziari, considerando che nel 2022 potrebbe attingere al mercato del debito con l’emissione di un mini bond, e dal 2025 potrebbe optare per un’apertura a finanziatori strategici di minoranza che potrebbero essere anche statunitensi visto l’interesse di Gallucci per il mercato americano. Il partner strategico beneficerebbe dell’expertise e della capacità produttiva di Gallucci portando allo stesso tempo un rafforzamento alla rete vendita internazionale che può aiutare l’azienda ad aumentare il proprio pacchetto clienti”, osserva.
“Negli ultimi tre anni – spiega Gallucci – l’azienda ha ricevuto due proposte di acquisizione da parte di fondi di investimento, ma dopo un’attenta considerazione Gallucci ha optato per una crescita indipendente. La ragione è che gli approcci erano percepiti come focalizzati più sugli aspetti finanziari che sulle caratteristiche specifiche di Gallucci. L’attenzione dell’azienda alla qualità del prodotto, alla ricerca e sviluppo e all’artigianato sono fondamentali, e rimarranno alla base del nostro fare impresa anche in caso di accordo con investitori esterni”. “Intendiamo crescere organicamente – ricorda – con un focus sui canali B2B e B2C e sulle campagne marketing, per aumentare la brand awareness. Il rafforzamento della piattaforma online sin da prima dell’emergenza Covid ha fatto sì che si siano registrate ottime vendite anche durante il periodo del lockdown e la stiamo continuamente implementando. Futuro capitale fresco verrà investito nell’atelier di New York per rafforzare i servizi di bespoke e su misura”. Gallucci, inoltre, ha iniziato una partnership nel 2017 con la National basket association (Nba), ancora in essere, realizzando dei prodotti esclusivi per i giocatori per l’evento più divertente della stagione the ‘All star game’ e nel 2020 ha fornito le scarpe dell’uniforme a tutti i giocatori del Cagliari Calcio della Seria A italiana, per il centenario della società.