quotidiano. Primo punto: la scelta non e’ ancora fatta, ma se accettasse si dimetterebbe dal Senato. In secondo luogo, direbbe sì solo a patto che il piano sia tecnologicamente avanzato, economicamente sostenibile, e gestito da figure di alto profilo scientifico. Il suo ruolo dovrebbe garantire ampi margini di liberta di decisione e di azione e dovrebbe essere compatibile con la sua attività clinica, medica e scientifica. Terzo punto: le sue competenze, in qualità di Presidente, sarebbero di coordinamento degli esperti in materia di nucleare, con una responsabilita’ diretta circa la sicurezza per la salute della popolazione: si occuperebbe, come fa da sempre, di rischio della salute e prevenzione. Quarto motivo: ritiene che il nucleare sia un bene per il Paese e la sua posizione, che ha origine scientifiche e storiche, non e’ cambiata nel tempo. Quinto ed ultimo motivo: la sua eventuale nomina non cambia il suo pensiero, la sua filosofia, il suo impegno sociale. In questo momento, infatti, è convinto che il suo contributo alla vita dei cittadini e al Paese sia accettare un ruolo di tutela della Salute nell’ambito di una scelta nucleare di governo. (Fonte CertineWs)